Vene varicose e Metodo Chiva

Come molti lettori sanno, negli anni mi sono appassionato a diversi argomenti collegati al tema “salute e benessere”. Principalmente la mia passione sono gli integratori alimentari. Da quando Michela Angeletti (mia socia) – con il master in floriterapia – è diventata a tutti gli effetti floriterapeuta, ho seguito con passione questo viaggio nella conoscenza di un settore che mi era del tutto sconosciuto, quello dei rimedi vibrazionali.

Negli anni di supersalute.com (ormai 10!) ho incontrato e sentito centinaia di persone. Molte, soprattutto donne, erano alla ricerca di prodotti per migliorare la circolazione sanguigna e la microcircolazione. Il mirtillo nero del Blue Berry è il prodotto preferito, spesso associato a dosi importanti di Omega3, questi ultimi presi, mi dicevano le clienti, per migliorare la fluidità ematica e rafforzare e rendere più elastiche le pareti dei vasi sanguigni. Lo scopo? Uno soltanto, per molte delle persone che mi chiamavano: le vene varicose.

Non mi sono mai occupato di questo tema se non attraverso questi e pochi altri prodotti. Di recente però ho scoperto che questo problema affligge migliaia di persone e che spesso la cura consiste in interventi chirurgici invasivi e drastici. In questi interventi la vena compromessa o viene estratta o viene chiusa. In entrambi i casi una parte della circolazione viene compromessa (perché un tratto di essa viene in un modo o nell’altro bloccato).

Dottor Stefano Martelli

Dott. Stefano Martelli

Esiste però un metodo utilizzato in Italia dal Dottor Stefano Martelli che permette ottenere due vantaggi:

  1. L’operazione si fa in regime ambulatoriale cioè senza ricovero, in anestesia locale e mediante piccoli tagli poco invasivi (dai 2 mm ai 20 mm).
  2. L’operazione ripristina il funzionamento delle vene (quindi niente asportazione o chiusura ma ripresa della funzionalità).

Sto parlando della Strategia Chiva (che è l’acronimo francese di Cura Emodinamica della Insufficienza Venosa Ambulatoriale) che basa la sua azione su alcune constatazioni scientifiche effettuate dall’equipe che ha messo a punto questa metodologia.

Metodo Chiva Dottor Stefano MartelliMetodo Chiva Dottor Stefano Martelli

Il concetto è semplice: la dilatazione che deforma e compromette le vene è dovuta all’aumento della pressione ematica da reflusso. Questo significa che ci sono dei punti, nel sistema venoso, dove il sangue dovrebbe procedere nel suo percorso e invece ritorna indietro causando ristagni, rigonfiamenti delle pareti venose, turbolenze… che causano appunto le vene varicose. Questi punti che dovrebbero favorire il procedere del flusso ematico e invece lo bloccano causando il reflusso, possono essere modificati tramite un semplice intervento di legatura e sezione della vena. Per individuarli è necessario un esame ecocolordoppler particolare detto emodinamico che individua per ogni paziente i “punti di fuga” da correggere, per un intervento personalizzato e di più breve durata.

Metodo Chiva Dottor Stefano martelliBenefici del Metodo Chiva Dottor Stefano Martelli

Al contrario degli eltri tipi din intervento, la vena viene lasciata al suo posto perché la sua funzionalità viene recuperata. Una volta ripristinati i corretti “punti di fuga”, l’organismo riprenderà le sue funzionalità, effettuerà il drenaggio e la zona affetta da vene varicose tornerà ad avere una circolazione (e un aspetto) normali.

Per sapere tutt sulla Strategia Chiva è possibile visitare il sito ufficiale del dottor Martelli.

Hai seguito questo metodo? Raccontami nei commenti cme ti è andata. Potrebbe essere utile anche per altri lettori.

Un cordiale saluto,
Marco Morello

Buzzoole

Sette chilometri al giorno per sei giorni alla settimana

Bambini che camminanoDurante le vacanze di Pasqua la zia Camilla (che non è un’arzilla vecchietta ma la mia superatletica cognata poco più che quarantenne) mi ha detto senza peli sulla lingua: “per quello che mangi sei in forma”. L’ho preso come un complimento. Durante le feste, in effetti, ho la regola di avere poche regole.

La frase della zia Camilla mi ha fatto riflettere su un dato incontestabile: per sei giorni alla settimana – anche quando non svolgo attività sportiva – io mi muovo tantissimo. Ogni giorno infatti accompagno a scuola mia figlia a piedi e poi raggiungo il mio ufficio a piedi. Si tratta di 1 Km da casa a scuola e di 1,6 Km da scuola all’ufficio. Arrotondiamo per difetto a 2,5 Km per fare i conti in modo semplice. Poi vado a prendere mia figlia a scuola a ora di pranzo e la riporto a casa a piedi: altri 2,5 Km. Dopo pranzo torno in ufficio a piedi: 1,1 Km. Poi torno a casa a piedi la sera. A parte il primo chilometro mattutino con mia figlia, che si svolge passeggiando con calma, leggendo tutti i cartelloni, le insegne, le scritte sui muri che si trovano lungo il tragitto… il resto delle tratte lo faccio a passo spedito, con un ritmo da vera e propria “camminata veloce”, tanto che quando arrivo in ufficio sono anche discretamente accaldato.

La somma di questi tragitti è pari a poco più di 7 chilometri. Quando correvo, percorrevo ogni volta 10 Km. So benissimo che l’attività fisica svolta per un determinato periodo di tempo consecutivo ha come conseguenza lo scatenamento di una enorme serie di effetti positivi per il nostro benessere quotidiano. Ma c’è comunque una grande differenza tra non fare nulla e camminare per 7 chilometri ogni giorno.

Questa attività costante, quotidiana, svolta regolarmente per 6 giorni su 7, è la mia assicurazione sulla vita. Il tempo che dedico a questa attività non è sostituibile con altro: per andare a scuola e tornare impieghiamo in tutto un’ora (lo stesso tempo ci vorrebbe per andare in auto, fare la coda, cercare un impossibile parcheggio, uscire dall’impossibile parcheggio, rifare la coda). Per andare dalla scuola di mia figlia al mio ufficio e viceversa impiego meno di 40 minuti totali. Per il tragitto casa-ufficio impiego un massimo di 20 minuti. Ogni giorno, seppur in momenti diversi, sono in movimento per circa due ore.

Non si tratta di placide passeggiate guardando le vetrine ma di un costante impegno nel camminare a ritmo sostenuto per alzare le pulsazioni e ottenere tutti i vantaggi dell’attività fisica in questi “momenti di passaggio” indispensabili per la vita quotidiana mia e della mia famiglia.

Certamente io sono molto fortunato: vivo a Perugia, a breve distanza da tutto quello che mi serve, ma non così breve da risultare inutile ai fini dell’attività fisica. Ma ricordo che quando vivevo a Milano spesso sceglievo di percorrere in auto anche le “brevi distanze”, illudendomi di risparmiare tempo. A Milano passavo in auto circa 2 ore al giorno. Qui a Perugia quasi due ore al giorno le trascorro camminando.
Mi pare chiaro che ci ho guadagnato!

Tutto questo per dire che un’attività costante e quotidiana, anche svolta all’interno della propria routine di vita familiare o lavorativa, è in grado di supportarci nelle nostre strategie di miglioramento o mantenimento del benessere.

Provate a pensarci: quante volte scegliete di non andare a piedi senza che la scelta dell’automezzo o del motoveicolo porti un effettivo beneficio in termini di utilità o di risparmio di tempo?

Per esempio: andare a fare la spesa del sabato a piedi non è possibile, a meno che il vostro supermercato preferito non abbia un servizio di consegna a domicilio. Ma andare a comprare pane e latte si può tranquillamente fare a piedi. Andare in ufficio in auto ha senso quando si deve percorrere una distanza superiore ai 3/4 chilometri. Ma se il vostro ufficio si potesse raggiungere con una passeggiata di 30/40 minuti, i vantaggi sarebbero molteplici: niente spesa per la benzina, niente drammi alla ricerca del parcheggio (niente eventuale spesa per il parcheggio), niente inquinamento atmosferico… solo vantaggi per il benessere.

E’ da circa un anno che sperimento la vita senza auto e con le passeggiate quotidiane inserite nella mia routine esistenziale. In quest’anno ho avuto una crescente pressione lavorativa e quindi mi sono ritrovato a non avere più il tempo per le mie attività sportive quotidiane. Prima correvo o camminavo tutti i giorni sul tapis roulant per almeno 40 minuti. Oggi cammino all’aperto tutti i giorni per almeno 2 ore…

Tutto questo ovviamente porta a fare riflessioni ulteriori… come mai non trovo 40 minuti per correre sul tapis roulant ma posso spenderne 120 in giro a piedi per la città? In realtà queste “passeggiate operative” che svolgo tra casa, scuola e ufficio sono indispensabili per raggiungere i posti in cui devo effettivamente andare. Sostituendo quei tragitti con l’auto mi troverei ad avere molte spese in più e un risparmio – in termini di tempo dei trasferimenti – di circa 20/30 minuti. Insufficienti per poter scegliere di cambiare strategia.

Tanto più che tutto questo lo faccio anche per far camminare tutti i giorni mia figlia. Da casa a scuola, da scuola a casa. 2 Km al giorno sono pochi. Ma sono sempre meglio dell’equivalente trascorso in auto giocando con un videogame.

Qualcuno di voi ha sperimentato tecniche per inserire il movimento nella propria vita quotidiana senza impattare eccessivamente sul tempo a disposizione per lavoro e famiglia? La scusa di tutti quelli che non vogliono fare sport è spesso questa: “NON HO TEMPO”. Ma se si inserisce il movimento nelle attività che dobbiamo svolgere regolarmente, tutto cambia!

Suggerimenti?

Inner Balance, l’Emwave per iPhone è finalmente in Italia

Inner Balance per iOS

Inner Balance (TM) per iOS

Heartmath sorge in un suggestivo comprensorio boschivo di conifere, a un centinaio di chilometri da San Francisco. Nel cuore della natura, gli scienziati di Heartmath da decenni studiano le relazioni tra il funzionamento del cervello e il battito cardiaco. Si tratta di studi che hanno portato a realizzare Emwave, un sistema informatico di hardware + software in grado di misurare lo stato di coerenza cardiaca che è quel punto di equilibrio tra emozioni e biologia grazie al quale riusciamo a scatenare nel nostro organismo una lunga serie di effetti benefici, strettamente collegata alla gestione dello stress (vedi anche questo approfondimento sullo stress pubblicato su supersalute).

Emwave e la ricerca che sta dietro questo piccolo e inimitabile apparecchietto sono volti a portare in luce quanto le emozioni e la respirazione possano avere una importanza vitale per il nostro benessere quotidiano. Un conto è dire che fa bene pensare alle cose belle che ci sono capitate o provare emozioni positive di gratitudine, un altro conto è vedere che uno strumento può misurare l’efficacia sul nostro organismo di quelle emozioni e di quelle pratiche che ci aiutano a potenziarne l’effetto.

L’equilibrio interiore che si raggiunge non è uno stato mentale, ma un equilibrio biochimico e piscofisico tra mente e corpo, in grado di portare il nostro benessere a livelli inaspettati. Può essere di aiuto per imparare a gestire o ridurre stress e ansia, per migliorare le prestazioni sportive o professionali…

Oggi usare questo strumento è ancora più facile e immediato perché la tecnologia Heartmath ha fatto un ulteriore passo avanti. Ha realizzato un’app per iOS (iPhone, iPad, iPod Touch) ha miniaturizzato ulteriormente il “cervello” dell’Emwave e ha creato Inner Balance (TM), collegabile al connettore a 30 pin degli apparecchi Apple supportati e ci consente, oggi, di portare sempre con noi questo strumento, senza cambiare le nostre abitudini. Il “cervello” dell’Inner Balance è poco più grande di un normale connettore a 30 pin, il sensore da collegare all’orecchio è del tutto assimilabile, come dimensioni e peso, a un auricolare… Con una spesa molto ridotta rispetto all’acquisto dei corrispettivi prodotti da collegare al computer (Emwave Desktop) o portatili (Emwave 2), Inner Balance ci permette di portare in tasca tutti i giorni tutto il potere della coerenza cardiaca.

Negli anni abbiamo venduto l’Emwave ad atleti (anche molti golfisti!), professionisti in varie discipline (specialmente preparatori di squadre di calcio, medici sportivi, agopunturisti e massaggiatori craniosacrali). Lo hanno usato con entusiasmo decine di persone che hanno fatto delle tecniche di respirazione addominale o di meditazione uno dei pilastri del loro miglioramento sia sportivo sia professionale sia personale.

Oggi accedere ai benefici della coerenza cardiaca è ancora più facile ed economico.

Siamo francamente grati a Hertmath per l’impegno costante nel portare questa tecnologia sempre più vicino alle persone. Oggi è stato fatto un passo da gigante: Emwave può rientrare facilmente nella dotazione quotidiana di chiunque abbia deciso di trarne beneficio. I nostri clienti che ci hanno raccontato di usarlo prima delle riunioni di lavoro più importanti, prima di una gara di golf, prima di una maratona, prima di un esame all’università… troveranno ancora più facile usarlo. I possessori di iPhone, iPad o iPod Touch potranno tenere sempre in tasca, senza acquistare altri apparecchi ma solo un adattatore e un sensore, l’unico strumento in grado di misurare la coerenza cardiaca. Secondo noi è un grande risultato!

HELP ME! Chiedi all’esperto.

Elena Greggia

Elena Greggia

Da qualche giorno su supersalute.com trovate una nuova rubrica dedicata a tutti coloro che vogliono saperne di più e vogliono saperlo direttamente dalla voce degli esperti. On line la rubrica HELP ME! dove è possibile scrivere i propri dubbi direttamente a un esperto che darà pubblicamente risposta a tutte le domande rilevanti e di pubblico interesse.

Marzo è il mese di Elena Greggia, esperta in Sviluppo personale e organizzativo, autrice del libro TUTTO A POSTO. Ecco il benvenuto pubblico di Elena:

Cari amici, per tutto il mese di marzo sarò a vostra disposizione sul sito supersalute.com.
Risponderò alle vostre domande: insieme comprenderemo quali sono le migliori soluzioni per fronteggiare i piccoli e grandi dilemmi che spesso intralciano giornate, intenti, relazioni, umori.
Sarà un piacere mettere a disposizione la mia esperienza per aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi, che siano legati a sport, salute, ma anche lavoro, relazioni o famiglia. Insieme, tracceremo un percorso utile a tutti: di risposta in risposta, vi si chiarirà un approccio ai problemi e alla vita, che vi permetterà di proseguire da soli, verso la miglior soluzione di ogni affanno e la miglior concretizzazione di una super-salute, ma anche super-affetti, super-armonia, super-felicità.
A presto, su supersalute.com!
Elena Greggia

Queste informazioni si trovano anche nell’ultima newsletter di supersalute.com.

Avete una domanda? Fatela a elenagreggia@supersalute.com.

Marco Morello di supersalute.com

Il fan club della salute

Facebook

Facebook

E’ online il fan club di supersalute.com. Ci abbiamo pensato a lungo e il posto giusto dove aprirlo era proprio Facebook. Il motivo è semplice: siamo tutti lì a condividere foto di famiglia e momenti importanti della nostra vita personale e professionale, era quindi molto sensato aprire uno spazio dedicato a chi ci segue appassionatamente proprio nel posto in cui siamo tutti in questo momento. Perché costringervi a creare un nuovo utente e una nuova password su un altro sito, quando avete già tutto quello che serve per condividere questa insana passione per la salute sul cosiddetto FACCIALIBRO?

E chi non ha un account di Facebook che cosa deve fare? Niente di più facile: lo crea!

Creare il proprio profilo su Facebook è davvero molto semplice. E per chi teme per la propria privacy, c’è un ottimo modo per usare i servizi di Facebook senza aver troppa gente intorno: non stringere amicizia con nessuno. :-)

Eppure, per chi ne ha voglia, creare nuovi legami o consolidare quelli esistenti è un ottimo modo per mantenere in forma la propria memoria. Come si chiamava quella ragazzina dietro di me nella foto delle elementari pubblicata da un amico che non sentivo da oltre 20 anni? Omega3 a, Memory 2000, Neuro Nutrients non bastano. Per scovare quel nome ci vuole il suggerimento di un amico. E su Facebook io ne ho trovati centinaia!

Se volete essere aggiornati tempestivamente sulle novità del sito, se volete trovare in un solo posto tutti i video del Dottor Duranti che siamo riusciti a trovare su Internet, se siete dei veri fans della salute, allora non c’è tempo da perdere: cliccate qui.facebook-condividiE se il posto vi piace, se i video vi sembrano utili, interessanti, divertenti, usate senza parsimonia il tasto CONDIVIDI per pubblicare la pagina del fan club di supersalute.com sul vostro profilo o per inviarla alle persone che vi stanno più a cuore.

Se avete dubbi o suggerimenti, quello è il posto giusto per inviarceli. Risponderò ogni volta che mi sia possibile e quando si toccheranno argomenti che sono in grado di affrontare. Sapete bene che non sono un medico, quindi non chiedetemi quello che chiedereste a un dottore, sennò la mia risposta rischierà di essere sempre la stessa monotona tiritera “Chiedi al tuo medico, ti saprà certamente aiutare”!

Ci vediamo sul fan’s club!

Marco Morello di supersalute.com

Sterilità maschile e computer portatile sulle ginocchia

Belkin CushTop

Belkin CushTop

Ogni tanto qualche telegiornale ne parla. E, cercando su Google, si trova qualche documento in merito, compresa una scheda di Wikipedia che alla voce “portatile“, tra i CONTRO riporta questa descrizione: “più studi hanno confermato che l’uso di computer portatili può indebolire la fertilità maschile se vengono tenuti sulle ginocchia, poiché il calore prodotto in tale posizione all’altezza dei testicoli, può provocare un innalzamento della temperatura locale fino a 3 °C”.

Oltre all’esperienza personale di cosce bollenti e sudaticce dopo una lunga sessione di chat seduti sul letto, abbiamo quindi la conferma di studiosi americani, come quella del dottor Yefim Sheynkin dell’Università di New York che ha pubblicato il suo studio sulla rivista specializzata Human Reproduction: il computer sulle ginocchia mette a repentaglio la salute degli spermatozoi, compromettendo la fertilità maschile.

Ecco però che un semplice e geniale oggetto viene in soccorso alla salute del nostro apparato riproduttivo. Belkin ha realizzato CushTop, un supporto studiato per sorreggere comodamente il computer portatile quando lo usiamo sul letto, sul divano, seduti per terra, sdraiati… Il supporto crea una comoda base d’appoggio per il computer e lo separa dal nostro corpo, in modo da evitare il surriscaldamento delle parti intime.

CushTop è studiato in modo da offrire un comodo appoggio per computer con monitori fino a 15 pollici da un lato e fino a 17 pollici dall’altro. Un vano interno, anch’esso opportunamente coibentato, consente addirittura di conservare sotto il computer anche l’alimentatore e il mouse, per un lavoro ininterrotto ma sempre in sicurezza.

Le dimensioni generose del lato per i 17 pollici consentiranno ai possessori di laptop fino a 13 pollici di usare il lato più spazioso come base su cui appoggiare anche un piccolo mouse.

CushTop si può lavare a mano, è indeformabile, resiste alle alte temperature e gode della garanzia a vita di Belkin. Per intenderci “garanzia a vita” significa che se si rompe in una situazione in cui non dovrebbe, voi lo mandate a Belkin e Belkin ve ne manda uno nuovo (non vale però se cercate di bucarlo con un punteruolo o se lo incendiate in un caminetto acceso).

Per chi si trova spesso a lavorare (ok, chattare, videogiocare, postare, twittare, perdere tempo su Facebook) anche a letto o seduto sul divano, CushTop sostituisce egregiamente cuscini, vassoi di Hello Kitty e trapunte ripiegate. Perché ha anche il vantaggio, avendo una superficie ben tesa, di lasciare al computer lo spazio per “respirare”, senza ostruire le fessure di ventilazione.

Il mio CushTop

Il mio CushTop

Quando mi è arrivato, ho passato la serata lavorando tra divano e letto. Ho scritto questo post alla quarta ora di utilizzo continuativo di CushTop. E francamente credo che non potrò più farne a meno quando lavorerò in casa lontano da una scrivania.

Se posso desiderarne un’evoluzione, da oggi in poi sognerò la versione portatile di CushTop. Perché questo, sia chiaro, è un oggetto da tenere in casa: non pensate che sia possibile metterlo nella borsa del computer e portarlo con voi, a meno che non viaggiate con un trolley interamente dedicato al computer.

Per chi da adesso sa già di non poterne più fare a meno, ecco qualche informazione per procurarsi il CushTop: costa € 29,90, è disponibile in 4 colori e si può acquistare da Mediaworld, Fnac, Carrefour e Unieuro.

Marco Morello di supersalute.com

Giro Vita: Fabrizio Duranti sul VLOG di supersalute

Giro Vita (La7)

Giro Vita (La7)

Molti di noi sanno già che il Dottor Duranti ha girato una trasmissione per La 7, intitolata Giro Vita, che però non tutti sono riusciti a vedere. Il succo della faccenda è questo: Paola Maugeri e Fabrizio Duranti conducono un reality nel quale Mario, un soggetto sovrappeso e stressato, viene sottoposto al “trattamento Duranti”. ;-)

Nel corso della trasmissione Mario impara che cosa è meglio mangiare e come comportarsi nella sua vita quotidiana per migliorare la sua forma fisica e mentale. Nel corso delle settimane lo vedremo stare sempre meglio, dimagrire, sentirsi in forma. E impareremo con lui che vivere in pieno benessere non è poi così difficile.

Una trasmissione davvero niente male, che si può vedere per intero sull’appena nato VLOG di supersalute.com.

[Una nota tecnica per chi vuole vedere tutta la trasmissione: una volta cliccato sul link del nostro VLOG si aprirà la pagina di youtube con l’elenco dei video che costituiscono la trasmissione. Sulla destra della pagina troverete il pulsante “Riproduci tutti i video” che vi consentirà di guardare tutti gli spezzoni uno dietro l’altro, senza doverli selezionare a mano. Per il momento sono disponibili i primi 9 spezzoni della trasmissione.]

Buona visione!

Marco Morello di supersalute.com

DISCLAIMER: i video inseriti nella PLAYLIST del nostro VLOG sono stati pubblicati su youtube dall’utente palomar che non conosco ma che ringrazio per questo servizio di pubblica utilità. Nel caso palomar stesse violando qualche diritto con la pubblicazione dei video, supersalute.com con questa nota dichiara di aver semplicemente effettuato un servizio di puntamento a video caricati da altri.

Iniziare a correre

Nelle ultime email che ho spedito ad amici e nuovi conoscenti di Twitter, uno degli argomenti più frequenti è stato come sia possibileiniziare a correreper chi non lo ha mai fatto.

Nelle mie risposte non ho fatto altro che riproporre a tutti il link a un mio post di gennaio (il più visitato in assoluto del mio blog: anche ieri solo quel post ha avuto 70 visite!) intitolato proprio “Come iniziare a correre“. I temi trattati sono: le scarpe da running, la camminata veloce, la corsa lenta, correre un minuto per volta. Per quelli che si rivolgono al mio blog in cerca di “integratori per il running“, dirotto invece l’attenzione sul post che ho pubblicato qui, sul blog RUNNING.

Per gli appassionati di anticipazioni, preannuncio che tra poco, sempre su running.menstyle.it, stimolato nientepopodimeno che da mafe in persona, scriverò un breve post sull’argomento “correre la mattina presto“. Tanto per essere chiari, correre di mattina, per chi può, fa molto bene alla salute e quindi è un tema che non possiamo tralasciare.

Per chi, sfiduciato per tentativi passati, avesse archiviato l’argomento corsa, la domanda a cui rispondere è: “pensi di essere in grado di correre lentamente – il più lentamente possibile – per almeno un minuto?“.

Chi risponde SI, PENSO DI POTERLO FARE, legga il mio post di gennaio, perché ha la strada spianata per il mondo del running.

Marco Morello di supersalute.com

Giornate alla frutta (il giorno dei frugivori)

Finalmente è arrivata la stagione che consente di sperimentare le giornate disintossicanti “a sola frutta”. Quando arrivano albicocche e pesche mi viene più facile decidere di mangiare soltanto frutta per uno o due giorni. Spedita la famiglia al mare, quindi, eccomi pronto a cimentarmi con il primo tentativo a sola frutta della stagione.

Leggendo l’articolo dedicato alla disintossicazione sarà più facile capire di che cosa sto parlando. Ma qui, sul blog, consentitemi di diramare un appello: aiuto! Sono al termine della prima giornata passata mangiando solo frutta e vorrei iniziare la seconda, ma sento già che sto per cedere. Certo, la mia forza di volontà è sempre stata in grado di portarmi fino al termine del secondo giorno mangiando solo frutta, ma questa volta è dura, non ho fatto la spesa come si deve, quindi non ho la frutta secca (che aiuta tantissimo – direi che è vitale: sgranocchiare tre quattro gherigli di noci o qualche mandorla rende tutto più semplice!) e nemmeno le indispensabili banane. Per non parlare della frutta disidratata. Ho iniziato la mia pausa disintossicante a sola frutta avendo a disposizione soltanto albicocche, mele e arance.

Le strade sono due: o si cede già alla colazione del secondo giorno o si decide di passare dal fruttivendolo vicino all’ufficio anche se non ha frutta biologica… Che fare?

Marco frugivoro Morello di supersalute.com (e superfame.org)

Giornata del libro

Di giornata mondiale in giornata mondiale, dopo quella della Terra, oggi tocca al LIBRO. E qui si gioca in casa, perché, a parte la mia eterna passione per la lettura (anche se parte della mia libreria oggi vive in scatoloni impilati in ripostiglio), supersalute.com ha creato una piccola sezione di libri di primaria importanza per chi si occupa della propria salute. Festeggio questa giornata, quindi, con la mia personale hit parade dei libri dedicati alla salute.

LIBRI DEDICATI ALLA SALUTE

1. IL CIRCOLO VIRTUOSO DEL BENESSERE di Fabrizio Duranti

Inevitabile il primo posto per il libro che contiene, tra le altre cose, anche tutta la mia vicenda (nel capitolo STORIA DI MARCO a pagina 204). Questo libro è alla base di ogni processo di miglioramento. Gli altri volumi di cui parlerò sono interessanti e affrontano ciascuno una serie di aspetti interessanti per la propria salute. Ma nel “circolo virtuoso” di Duranti si affrontano TUTTI GLI ASPETTI della nostra vita quotidiana e ci viene spiegato come, in sole “5 mosse,” sia possibile prendersi cura di sé per condurre la propria vita al massimo dell’efficienza.
Per chi ama le letture veloci, consiglio anche “Le 100 regole del benessere,” un libro di facile lettura, costruito a schede, che ci consente di approfondire, se lo desideriamo, anche soltanto i temi che ci stanno più a cuore.

2. SALVATE IL VOSTRO CORPO di Catherine Kousmine

E’ il primo libro che ho letto per dare la svolta alla mia vita. Per la prima volta qualcuno mi ha spiegato perché è meglio mangiare alcuni cibi ed evitarne altri. Per la prima volta ho capito quale sia il valore della pulizia dell’intestino e dell’integrazione vitaminica. Un libro tutt’ora insuperato in termini di proposta di salute (è il cosiddetto “metodo Kousmine“), che ha posto le basi (in apparenza poco scientifiche e molto empiriche) del più attuale approccio alimentare alla salute. E’ proprio grazie alla Dottoressa Kousmine che ho definitivamente capito il valore della locuzione “siamo quello che mangiamo.”

3. GUARIRE – Una nuova strada per curare lo stress, l’ansia e la depressione senza farmaci né psicanalisi di David Servan-Schreiber

E’ il libro di uno psichiatra stufo di prescrivere psicofarmaci che obnubilano la mente dei suoi pazienti e non li aiutano a risolvere a lungo termine i loro problemi. Per intenderci, è il libro di un uomo che prescriveva di andare a correre, mangiare salmone e comprare un gatto invece che dare gli psicofarmaci. Avversato dai suoi colleghi, ha reso felici migliaia di persone dando loro lo spunto per un salto qualitativo nella loro esistenza. In questo libro si spiega in modo chiaro e scientifico il valore dell’integrazione con omega-3, i motivi per cui la corsa è in grado, tra le altre cose, di aiutare a risolvere i problemi di depressione, come sia opportuno svegliarsi al mattino per avere più energie e tanti altri consigli di grande impatto sulla nostra vita quotidiana.

4. La luce che cura di Fabio Marchesi

Ho passato la mia vita sotto gli ombrelloni, coperto di creme a massima protezione solare. Fabio Marchesi mi spiega che ho fatto male! Per chi ha vissuto come me all’ombra della convinzione che il sole fosse pericoloso per la salute, è un libro sconvolgente.
Qui si spiegano gli innumerevoli effetti positivi della luce del sole che, a benvedere lo sappiamo tutti, è alla base della vita sul nostro pianeta. Come mai ce lo siamo dimenticato?

5. Guida medica agli Integratori Alimentari di Michael T. Murray

Scritto da un docente e ricercatore americano, questo libro approfondisce in modo chiaro, esaustivo ma sempre comprensibile, il tema degli integratori alimentari. Vitamina per vitamina, minerale per minerale, sostanza per sostanza, spiega dove si trova, quanta se ne dovrebbe assumere per stare bene, quali sono i sintomi da carenza, quali i disturbi per i quali le ricerche scientifiche hanno rilevato qualche evidenza di utilità.
Nel mio lavoro, un libro FONDAMENTALE. Ma utile anche a tutti coloro che hanno deciso di prendere in mano la propria vita iniziando dalle regole base, ovvero: prima la conoscenza e poi l’azione.

Marco di supersalute.com
visita anche, in tema di libri, ebookitaly.net

supersalute

Non è facile gestire un sito che si chiama supersalute.com. Tutti si aspettano che tu sia un santo, un asceta. In effetti mangio meglio della maggior parte delle persone che conosco, non solo in termini di qualità (cerco di acquistare tutto biologico o dal produttore) ma anche di tipologia di alimenti. Ecco alcuni esempi: abitualmente non mangio la carne (se non di pollo o tacchino), non bevo caffè, non bevo superalcolici, bevo ogni tanto un po’ di vino rosso, non mangio dolci, non mangio mai cibi fritti… Questo però non vuol dire che tutti i giorni dell’anno io mangio tofu e sedano. Continua a leggere

Caffeina

Mia moglie (proprio la bella ragazza nella foto qui in alto a sinistra nel blog) sostiene che la caffeina non fa dormire solo per suggestione. A sostegno di questa sua stramba teoria porta l’esempio di diverse persone che bevono il caffè prima di andare a letto perché senza di quello non si addormentano. Cita inoltre la tesi di nonsocchì volta a dimostrare statisticamente che il caffè non tiene svegli, se non per motivi di suggestione.

Allora. Per quello che ho studiato io nella teoria, mia moglie non ha ragione. Ma, senza voler per forza litigare perché l’ho detto, ecco una prova: sono le 4.30 del mattino di domenica. Io alle 15.30 circa di sabato ho preso una enorme tazza di caffè "caffeinato" (io non bevo mai il caffè normale, tranne che in rarissime occasioni, e bevo spesso quello d’orzo e ogni tanto quello decaffeinato). Ecco, oggi ho fatto per sbaglio la caffettiera grande (credo che sia per 4 o 6 persone) e l’ho divisa in due tazze tra me e mia moglie. Per sbaglio ho inoltre usato il caffè normale (e non quello decaffeinato).

Ragazzi, se voglio posso ballare la rumba fino alle sei! Non riesco ad addormentarmi. Sono qui che lavoro, scrivo, vaneggio… Alle 2 del mattino, sperando di stancarmi un po’, ho portato via l’immondizia (tonnellate di scatoloni Ikea per i mobili montati nel pomeriggio). Ma non e’ successo niente. Forse ero più sveglio di prima. E adesso sono le quattro e mezza!

Michela, amore mio. Il caffè E’ una bevanda classificata come NERVINA. E il caffe’ NON FA DORMIRE.
Chi ne è intossicato perché ne beve 3, 5, 7 al giorno, non nota la differenza. Il suo organismo è talmente atterrito dal maltrattamento quotidiano da non rendersi nemmeno conto della dose supplementare di caffeina. Ma chi non beve mai il caffè, però, si accorge subito dell’effetto che fa.

Fidati Michela!

Se mi fossi accorto prima che ero sveglio come un grillo a causa del caffè, forse avrei preso la melatonina per supportare la mia intenzione di dormire! Chissà se riesce a far prendere sonno anche se si è sotto l’effetto della caffeina.

‘notte (se ci riesco),
Marco

Matilde, i molari e l’esilio di Bilal

Abbiamo passato il momento traumatico del trasloco. La maggior parte di abiti e oggetti ha trovato finalmente posto negli armadi. Ma la casa è comunque piena di scatoloni. Per sistemare almeno un quarto  di quelli avanzati, confidiamo nei mobili Ikea in arrivo. E gli altri scatoloni prenderanno di nuovo la strada del magazzino. Che tristezza: ancora una volta i miei poveri fumetti saranno costretti all’esilio, ostracizzati da un’oligarchia di candelabri, soprammobili e voluminosi best seller. Come se le librerie fossero fatte per le cornici delle foto e non per V for Vendetta o Sin City!
Ma la sofferenza per l’esilio di Frank Miller, Sergio Toppi, Dino Battaglia, Attilio Micheluzzi, Alan Moore, Loustal e Paringaux, Enki Bilal, Moebius, Tanino Liberatore e tutti gli altri (il solo nominarli mi riempie di nostalgia, come ricordare un amore perduto al di là dell’oceano) non conta nulla, se penso a quello che sta passando mia figlia adesso.
Mentre oggi c’e’ in casa un signore che sta lavorando per appiccicare al muro la sua nuova carta da parati con le giraffine, il nostro dolce cucciolo sta vivendo un momento importante ma doloroso: le crescono i molari. A breve potrà macinare qualsiasi cosa (già adesso non fa complimenti quando si tratta di mangiare), ma per ora il nostro amore soffre tanto.
Qualcuno sa dirmi che cosa si fa in questi casi? Va bene il solito mix di coccole e miele rosato?
Marco di supersalute.com, detto papi

Diabete

Se scopri che a tuo padre hanno diagnosticato il diabete e sei uno smanettone come me, ti metti lì su Google a cercare e cercare, per studiare un po’ la situazione. Ecco i link che ho trovato. Chissà che non possano essere utili a qualcuno:

www.progettodiabete.org
www.diabeteitalia.it/home2.htm
www.iomuovolamiavita.diabeteitalia.it/
www.aemmedi.it/
www.siditalia.it/
www.diabete.net/ (un sito della Bayer)
www.diabete.it/ (qui ogni martedi’ alle 21 c’e’ un esperto in chat per fare domande)
www.portalediabete.org/ (‘mazza che brutto)
www.agditalia.it/

Tutti questi link sul diabete si possono trovare in un’unica pagina, cliccando qui:
www.linkwad.com/wads/7eqmh1y5po

[Per chi è interessato agli ammennicoli per la condivisione delle risorse, LinkWad serve per condividere le sessioni di navigazione effettuate tramite Mozilla Firefox]

Ciao,
Marco di supersalute.com

Barretta energetica biologica: è online!

Quando metto su supersalute.com un prodotto nuovo, vengo subito qui a spifferarvi la news. Questa volta ho pubblicato una cosa che serve a me: utilizzo la solita scusa del sito per fare la scorta di prodotti indispensabili alla mia esistenza! :-)

Barrette energetiche

Ho finalmente messo on-line le barrette energetiche della Organic Food Bar. I motivi della scelta sono banalissimi: sono biologiche, sono buone. Il fatto che siano buone ha inciso tanto quanto la loro origine biologica. La chiave, oltre al sapore, è il retrogusto: non c’è. Non so se vi è mai capitato di mangiare barrette sostitutive del pasto di qualsiasi marca. A me si (non spesso, perché le ho sempre trovate disgustose). Abitualmente lasciano un retrogusto di additivo chimico, un sapore di sintetico, spiacevole, che persiste anche dopo aver mangiato la barretta.

Le barrette biologiche Organic Food Bar non hanno nessun retrogusto. Nella maggior parte dei casi hanno un buon sapore di frutta secca pressata, che può ricordare vagamente il ripieno di alcuni dolci regionali (un esempio: i buccellati siciliani). Non sono collose come altri prodotti simili, quindi non si incollano ai denti (si incollano moderatamnte, diciamo).

Barrette proteiche

Inoltre la barretta proteica PROTEIN, ha un contenuto di proteine più alto delle normali barrette energetiche e un contenuto di carboidrati più basso, in modo da avvicinarsi al bilanciamento richiesto da chi segue la dieta zona. Non sono perfettamente bilanciate: il rapporto 9:7:3 tra carboidrati:proteine:grassi non è rispettato al millimetro, ma con 33g di carboidrati, 22g di proteine e 13g di grassi (prevalentemente insaturi) una sola barretta equivale più o meno a 3 blocchi, quindi un sostanzioso pasto sostitutivo, sbilanciato di 5g verso i carboidrati. Ovvero ottimo per chi fa attività sportiva, che brucerà immediatamente quei 5g di carboidrati in più.

Insomma, per chi è sempre di corsa e a volte rischia di saltare (volontariamente o meno) il pranzo, le barrette sostitutive sono spesso un grande aiuto. Se poi sono anche completamente biologiche, buone e ricche di alimenti salubri (ce ne sono arricchite con Omega-3 vegetali o con un mix di potenti superalimenti naturali), a volte sostituire il pasto con una barretta può diventare persino piacevole.

Se decidete di assaggiarle, poi fatemi avere il vostro parere. Per adesso ho inserito solo 3 gusti. Ma presto pubblicherò sul sito un’offerta ASSAGGIALE TUTTE in cui sarà possibile prendere confidenza con tutti i gusti e scegliere quello più adatto al proprio palato.

A presto,
Marco di supersalute

Verso la salute

C’è chi corre verso la supersalute e chi, tenacemente, conquista di giorno in giorno la salute.

Mio padre ha subìto un intervento di quelli da telefilm ospedaliero: hanno tagliato, spaccato, mischiato i tubi, richiuso. Due bypass alle coronarie. Adesso, pian pianino, si riprende. Se non faceva l’operazione, mette i brividi dirlo, in poche settimane non sarebbe stato più tra i vivi. Quindi ben venga tutto quel rimescolamento di carne ossa e tubi. Però che fatica!

Adesso lo hanno trasferito in un centro di riabilitazione, dove ha già ricominciato ad alzarsi da solo, mangiare e fare un po’ lo spaccone. ;-)

Hanno sbagliato a mettergli le flebo, per cui si è gonfiato come un pallone, ma la famiglia che lo assiste da vicino (mia mamma e mia sorella) mi dice che tutti possono sbagliare, anche gli infermieri che hanno sbagliato a mettergli la flebo in un braccio e poi la flebo nell’altro braccio (se volete sapere dove sono riusciti a realizzare questa portentosa doppietta, chiedetemelo, così magari, se dovete scegliere un centro di riabilitazione, andate lontano da quello in cui si trova mio padre!).

In ogni caso, flebo o non flebo, sembra che papà stia meglio. Mia sorella lo vede sereno e combattivo e, come di consueto, con la testa molto dura.

Insomma, per chi si era preoccupato (io lo ero) c’è più di un motivo per tirare un sospiro di sollievo.

E poi, diciamocelo, io spero intimamente che questa sia l’occasione giusta per cambiare vita, smettere di fumare, rinascere.
Chissa’ che tra qualche anno Luigi Morello non si trovi accanto a Marco Morello sulla linea di partenza della Stramilano!

Nel caso, il cartello promozionale di supersalute.com questa volta lo farò portare a lui!

:-)

Marco
di supersalute.com

Barrette energetiche (biologiche, proteiche… buone!)

In questa giornata convulsa, piena di notizie a lenta digestione, due pause positive.

La prima: mi sono arrivati i campioni delle barrette energetiche della Organic Food Bar. Ho immediatamente assaggiato la PROTEIN: tra le barrette proteiche che ho mangiato, la più buona! Però non fidatevi troppo di me: io sono uno che mangia il seitan e il tofu e i biscotti di farro che sanno di cartone. Adesso devo studiare le composizioni e capire che cosa sia meglio mettere sul sito (mi sa che chiederò il parere direttamente a tutti voi). Chiaramente nessuna di queste barrette è IN ZONA come quelle perfettamente bilanciate della FAMOSA AZIENDA ZONISTA. Ma queste barrette energetiche hanno dalla loro la caratteristica che mi sta più a cuore: sono completamente biologiche. Quindi: barrette biologiche, proteiche e buone. Ma che cosa posso chiedere di più a una barretta?

La seconda: atterrito dalla notizia dell’operazione di mio padre (si farà domani: adesso parto) chi ti trovo seduto al Caffè di Perugia con i soliti due telefoni avveniristici (al telefono con uno mentre pìspola sull’altro)? Il Maestro Fabrizio Duranti in persona. Bello come una cartolina. Ha addirittura fatto ghiri ghiri sul pancino a mia figlia.

Ora torniamo alle cose serie. Mangio un boccone. Preparo la valigia e parto per Milano.

Marco di supersalute.com

Mio padre non sta bene

Lo scrivo qui, così chi mi sente un po’ tra le nuvole sa il perché.

Mio padre non sta bene. E’ all’ospedale. Due coronarie sono molto malandate e una è completamente occlusa. Che cosa significa? Il medico ce l’ha spiegato con un giro di parole: se non si opera subito, probabilmente muore. Quindi, chiaramente, si opererà.
Mio padre è del ’41. Ha la testa dura. Speriamo anche il cuore. Scrivo perché è tardi. E io sono preoccupato. Vediamo se, scrivendo, mi calmo un po’. Tutto andrà bene. Ma ho un ruminio costante nello stomaco.

Per anni abbiamo litigato per il fumo. Per anni ho cercato di capire perché non si occupasse mai della sua salute. Per anni ho cercato di convincerlo a farsi visitare dal medico che a me ha letteralmente salvato la vita.

Ma lui niente. Avanti a testa bassa convinto che occuparsi di se stesso fosse una perdita di tempo e di denaro. Oppure – non lo ammetterà mai – terrorizzato all’idea che, approfondendo, avrebbe scoperto qualcosa che non andava.

Costretto dagli eventi, adesso, ha approfondito con una coronarografia. E la risposta è stata GIUSTO IN TEMPO RAGAZZI, ANCORA UN PO’ E GLI VENIVA UN COLPO.

Ecco, capita spesso che si aspetti di essere sull’orlo del baratro per decidere di prendersi cura di se. Ancora più spesso si cambia vita quando nel baratro ci si è già caduti.
E non c’è governo, associazione, TV, sito, amico, medico che possa convincerci che la prevenzione è l’unico strumento che abbiamo per arrivare a 100 anni con tutte le nostre facoltà e la capacità di godere ancora appieno della nostra esistenza (si, io in questa cosa del VIVERE IN PIENO BENESSERE ci credo proprio). Aspettiamo sempre che ci succeda qualcosa di grave, prima di prendere in mano la situazione.
Che fatica fare queste considerazioni e pensare che sto parlando di mio padre.

Abbiate pazienza se per un po’ non mi farò sentire. Se davvero lo dovessero operare la settimana prossima, andrò a Milano per supportare mia madre. Anche se lì hanno già l’incrollabile supporto di mia sorella, una donna straordinaria, che prima o poi dovrò pur farvi conoscere.

A presto,
Marco

Novità sul sito

Cominciano a prendere vita sul sito le manifestazioni concrete delle mie ultime farneticazioni.
Per chi non ci crede, basta un click qui per andare sulla home page di supersalute e scoprire che ho fatto due cose: ho pubblicato la promozione 5+1 del Regulat (così tutti i fan del regolatore enzimatico possono farne la scorta fino a Natale!) e ho finalmente inserito l’oggetto del mio desiderio (Propolair).

La promozione sugli omega 3 resta sempre attiva. E’ davvero molto bello poter condividere un privilegio con gli altri: grazie agli sconti da rivenditore posso permettermi di vendere i prodotti della linea Omegor con un FORTE SCONTO al pubblico finale. Per me l’integrazione con omega3 ha costituito la prima fase della svolta, nel mio percorso di miglioramento. Mi fa piacere, quindi, dare la possibilità anche ad altre persone di prendere gli omega 3 Omegor (certificati esenti da metalli pesanti) a un prezzo più che ragionevole.

A qualcuno non è sfuggito che abbiamo eliminato dal sito le macchine per fare il pane. Stiamo decidendo se questo sia un mercato da seguire o se, come forse riteniamo più opportuno, sia il caso di dedicarsi finalmente alla sezione enogastronomica di supersalute.com, dove vendere piuttosto le farine biologiche, i semi oleosi e tutto il necessario per farsi il pane in casa. Con o senza macchina del pane.

Voi che ne dite? Macchina del pane si o macchina del pane no?

A presto,
Marco di supersalute.com

La frazione volatile della propoli

Sottotitolo: ancora postumi del SANA

La sbornia del SANA non mi passa più. Mi sono messo a studiare come un matto il mondo della propoli. Perché ho scoperto che io NON NE SAPEVO PROPRIO UN TUBO! Io ero convinto che la propoli fosse un prodotto delle api. Come ci sono il miele e la pappa reale, così c’è la propoli. INVECE NO! [Che razza di ignorante!].

Ecco che cosa ho scoperto, studiandostudiando, anche grazie agli esperti del settore che ho conosciuto in fiera (ebbenesì, al SANA, dove ho conosciuto IN PERSONA l’inventore di Propol Air). Alcune cose le ho già dette nel mio primo post dopo-SANA. Ma qui io copierei volentieri un po’ di informazioni da un opuscolo che, in una sola pagina di Word, mi ha aperto un mondo completamente nuovo!

La propoli è "un prodotto vegetale, esiste in natura ed è una sostanza protettiva che si trova sulla corteccia delle piante, avvolge le gemme, si deposita nella parte sottostante i petali dei fiori".

"Chi non ha mai provato a toccare una gemma? La parte appiccicosa depositata su di essa è la propoli. Le api la raccolgono (aggiungendo acidi enzimatici della propria saliva) e la utilizzano per proteggersi dagli agenti patogeni o dagli insetti che si infiltrano negli alveari.

La frazione volatile della propoli si sprigiona in natura, nei boschi e in particolari condizioni, quando cioè la vegetazione è inondata dai raggi solari. In determinate occasioni è possibile avvertire nell’aria il profumo particolare del sottobosco. Soprattutto dopo un temporale estivo è tipico percepire il classico aroma delle resine umide esposte ai raggi caldi del sole: quella è la frazione voltatile della propoli, soprannominata aria fina.

D’altra parte i sanatori di una volta erano collocati in ambienti boschivi perché potevano sfruttare proprio la capacità della vegetazione di rilasciare la frazione volatile della propoli nelle condizioni particolari cui abbiamo accennato. Occorrevano da uno a cinque anni per osservare miglioramenti clinici, perché le condizioni terapeutiche per lo sprigionamento dell’aria fina non avvenivano in continuazione."

Ecco perché ho deciso di mettere in vendita sul sito il Diffusore di propoli PROPOL AIR, che serve proprio per sprigionare tutta la potenza della frazione volatile della propoli. Per quello che capisco dalla documentazione che sto leggendo, questa FRAZIONE VOLATILE è il metodo più naturale di assimilare i benefici della propoli, una sostanza composta da una lunga serie di componenti che solo tramite la diffusione nell’aria riescono a essere assimilati completamente.

Se qualcuno ha documenti, link, libri, articoli interessanti sulla propoli, me li invii. Ormai sono partito in quarta e voglio scoprire tutto sull’argomento.

Cia’ cia’,
Marco di supersalute.com